Il progetto ha coinvolto artistə rifugiatə e con background migratorio, offrendo loro l’opportunità di esprimersi attraverso pittura e poesia e di trovare riconoscimento nella scena culturale italiana. Il filo conduttore è stato il sogno, inteso come immaginazione, desiderio e possibilità di futuro.
Le attività si sono articolate in più momenti: un concorso artistico, la selezione delle opere da parte di una giuria mista, una residenza creativa presso Orsolina28 guidata dall’artista Valerie Tameu e infine una mostra pubblica organizzata negli spazi della sede Lavazza, durante la Settimana Internazionale dei Diritti, dell’Ambiente e delle Culture, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.
Opere, storie e visioni
Le opere collettive e individuali realizzate hanno permesso al pubblico di entrare in contatto con storie e visioni che spesso restano invisibili. La mostra ha incluso anche i lavori di René Bokoul, artista congolese sostenuto da Mosaico nei suoi primi anni in Italia e oggi attivo a livello internazionale.
Il progetto ha avuto un duplice impatto: per gli artistə rifugiatə, che hanno potuto crescere professionalmente e ottenere visibilità, e per la cittadinanza, che ha potuto scoprire nuove forme di espressione e di incontro attraverso l’arte.
Donor
Fondazione Lavazza in collaborazione con Art Foundation Orsolina 28