La nostra mission
L’Associazione MOSAICO, ispirandosi ai principi di solidarietà sociale, persegue finalità mirate alla prevenzione, al sostegno, alla promozione e alla sensibilizzazione sui temi legati alle migrazioni e all’inclusione sociale, con focus particolare sulle migrazioni forzate. Tra gli obiettivi principali si evidenziano:
Il sostegno ai percorsi di inserimento e inclusione sociale all’interno della società locale, con approccio olistico e personalizzato di mediazione sociale.
La promozione dell’accesso ai diritti, realizzata tramite l’implementazione di uno spazio di mediazione che offre orientamento, supporto e strumenti per l’autonomia.
Il lavoro di advocacy sui temi delle migrazioni e del valore della diversità, rivolto a sensibilizzazione e beneficio di cittadinanza, istituzioni e stakeholder.
L’organizzazione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno) per valorizzare il protagonismo delle persone rifugiate e dialogo interculturale.
Lo sviluppo di iniziative nei Paesi di origine e di transito, in collaborazione con realtà locali e di diaspora, per sostenere la cooperazione sociale e un approccio transnazionale.
La nostra storia
Mosaico nasce a Torino nel 2006, dall’iniziativa di un gruppo di rifugiati ancora dentro il sistema di accoglienza. Vivevano la fatica di un percorso complesso e volevano condividere con altri le difficoltà quotidiane dell’asilo. Da questa esperienza è nata una domanda: “tutto questo capitale sociale che stiamo maturando, come possiamo metterlo a frutto?” La risposta è stata chiara: usarlo per chi sarebbe arrivato dopo, per chi avrebbe avuto bisogno di trovare sostegno per compiere questo percorso, un punto d’appoggio.
C’era anche un altro motore: allora la voce sui rifugiati era quasi sempre raccontata da altri, e quasi sempre in termini di peso o problema. Il messaggio che Mosaico voleva dare era diverso: il viaggio non toglie competenze, le trasforma. Rifugiato non come peso, ma come risorsa.
Da qui è cresciuto il desiderio di creare uno spazio di incontro, sostegno e protagonismo. Un’idea semplice e allo stesso tempo nuova: un’associazione guidata da chi conosce in prima persona le difficoltà dell’asilo e della migrazione. Fin dall’inizio, e ancora oggi, la governance di Mosaico è composta da persone rifugiate, affiancate da cittadini italiani, in un modello che mette insieme esperienza vissuta e competenze professionali.
Qualche cenno in più sul nostro percorso
I primi anni sono stati dedicati soprattutto all’accoglienza e all’orientamento, con l’apertura di un piccolo sportello informativo per richiedenti asilo e rifugiati. Col tempo, quel primo spazio è cresciuto fino a diventare lo Spazio di Mediazione Sociale Mbongui: un luogo aperto, multiculturale, dove trovare supporto concreto su documenti, casa, lavoro, salute e studio.
Dal 2012 sono nati progetti specifici che segnano ancora oggi l’identità dell’associazione:
- il gruppo di mutuo aiuto “Non siamo sole”, pensato per le donne rifugiate, per rafforzare reti di sostegno e percorsi di autonomia;
- Dal 2018 l’associazione ha iniziato a lavorare anche sul campo, con la mediazione sociale di strada: andare incontro alle persone nei luoghi dove vivono o sostano, intercettando fragilità e bisogni. È un approccio di prossimità che oggi è parte integrante del nostro modo di operare.
- il supporto agli studenti universitari rifugiati, per facilitare l’accesso e la prosecuzione degli studi;
- le iniziative culturali rivolte alla cittadinanza, come la celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che nel tempo è diventata la Settimana Internazionale dei Diritti, dell’Ambiente e delle Culture.
Un passaggio importante è arrivato nel 2022, quando Mosaico è stato riconosciuto come implementing partner di UNHCR e ha assunto il coordinamento del progetto Spazio Comune all’interno del Servizio Stranieri del Comune di Torino. Qui, insieme a istituzioni e partner, abbiamo costruito un modello “One-Stop-Shop”, che riunisce in un unico luogo diversi servizi fondamentali per chi cerca protezione e inclusione.
Negli anni, Mosaico ha consolidato anche la sua presenza a livello internazionale. Dal 2015 partecipa alla rete ECRE (European Council on Refugees and Exiles) e dal 2020 è parte di CreE-A, la rete europea della mediazione sociale, portando in Europa l’esperienza concreta maturata a Torino.
Oggi Mosaico è una realtà fatta di mediatrici e mediatori sociali, operatori e volontari provenienti da diversi paesi e culture. La nostra identità resta la stessa delle origini: un’associazione radicata nel territorio, nata per valorizzare il protagonismo delle persone rifugiate e migranti, e capace di costruire ponti tra persone, comunità e istituzioni.
Le nostre attività
Il filo che unisce tutte le attività di Mosaico è la mediazione sociale. Non è solo un servizio, ma un approccio: un modo di entrare in relazione che permette di prevenire rotture del legame sociale, di gestire conflitti e di costruire fiducia tra persone e istituzioni.
La mediazione sociale parte da un’idea semplice: il conflitto fa parte della vita, ma può essere gestito in modi diversi. Se ignorato o represso, tende a peggiorare e a produrre isolamento, sfiducia e marginalità. Se invece è accompagnato, può diventare occasione di crescita e cambiamento. Per questo la mediazione è prevenzione: intercetta fragilità e tensioni prima che degenerino, riducendo i rischi di esclusione e offrendo strumenti per affrontare le difficoltà.
Approfondisci la mediazione sociale
Fare mediazione sociale significa: creare spazi di parola e di ascolto, facilitare l’incontro tra punti di vista diversi, riconoscere la dignità di ogni persona e promuovere regole di convivenza condivise. È un processo volontario, basato sulla fiducia, che mette al centro la capacità delle persone di trovare soluzioni insieme. In questo senso, la mediazione non è assistenza ma attivazione di risorse: accompagna individui e comunità come protagonisti del proprio percorso.
La mediazione sociale è anche un lavoro di prossimità. Nei quartieri, negli uffici pubblici, nei servizi della città, i mediatori di Mosaico incontrano le persone nei luoghi dove vivono o sostano, per evitare che restino invisibili o tagliate fuori. È una pratica che ricuce legami, riduce l’insicurezza percepita e rafforza il senso di appartenenza.
Per noi la mediazione sociale è, in sintesi, il modo concreto di costruire un “noi plurale”: uno spazio dove differenze e conflitti non vengono negati, ma riconosciuti e trasformati in convivenza.
Eventi e sensibilizzazione
Organizziamo iniziative pubbliche per parlare di migrazioni in modo chiaro, senza semplificazioni. L’appuntamento più importante è la Settimana Internazionale dei Diritti, dell’Ambiente e delle Culture, che si svolge ogni anno nel mese di giugno. È un festival che mette insieme rifugiati, cittadini e istituzioni attraverso incontri, laboratori e attività culturali.
Mediazione sociale rifugiati
Il lavoro di Mosaico si svolge nello Spazio Mbongui nello Spazio Comune, nelle Case del quartiere e nelle attività di mediazione di strada. Offriamo orientamento e accompagnamento su questioni pratiche come documenti, casa, salute, lavoro o studio. Accanto a questo ci sono percorsi specifici come il gruppo di mutuo aiuto per donne rifugiate e il sostegno a studenti universitari.
Reti e tavoli istituzionali
Mosaico partecipa attivamente a numerosi tavoli e reti, sia a livello locale che internazionale, portando l’esperienza diretta della mediazione sociale dentro i luoghi in cui si discutono politiche e pratiche sull’asilo e sull’inclusione. Facciamo parte di ECRE (European Council on Refugees and Exiles), CreE-A (rete europea di mediazione sociale), UNIRESST e il programma PartecipAzione.
Le nostre reti nazionali locali
Sul piano locale, Mosaico siede in diversi tavoli istituzionali e tematici, tra cui: Equipe Multidisciplinare Spazio Comune, Tavolo Torino Plurale, Tavolo Torino Antirazzista, Tavolo Asilo dell’Ufficio Stranieri, Tavolo Gris Piemonte, oltre ai tavoli di consultazione promossi da Prefettura e Questura di Torino, al Forum Multiculturalismo, ai tavoli educativi e a quelli dedicati a minori, adolescenti e al superamento della detenzione amministrativa.
Oltre agli spazi istituzionali, Mosaico sostiene e partecipa a reti nate dal basso, guidate da persone rifugiate e migranti, che rappresentano un luogo fondamentale di protagonismo e auto-organizzazione della comunità.