Il panorama politico e legale italiano intorno all’immigrazione è diventato negli anni sempre più repressivo, con un conseguente aumento del numero di migranti privati di documenti a causa delle leggi restrittive.
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Il panorama politico e legale italiano intorno all’immigrazione è diventato negli anni sempre più repressivo, con un conseguente aumento del numero di migranti privati di documenti a causa delle leggi restrittive.
Le disposizioni relative ai permessi di soggiorno e alla determinazione dell’asilo sono ulteriormente aggravate dalla stagnazione economica e sociale dovuta alla crisi sanitaria, che ha comportato un aumento del numero di migranti senzatetto con fragilità psicosociali.
Per queste ragioni Mosaico ha ideato il progetto Channels of Solidarity che, in collaborazione con il team legale Kriol, ha come scopo la creazione di un approccio olistico per offrire supporto ai migranti che si trovano in condizioni di estrema vulnerabilità e/o a rischio di detenzione.
Dal 2020 il gruppo multidisciplinare coadiuvato dalle reti civili e istituzionali lavora all’ideazione di percorsi per migranti a rischio di irregolarità, di marginalizzazione e/o di detenzione, garantendone l’ascolto e una partecipazione consapevole alla costruzione del proprio futuro.
15 dicembre 2021, Torino – CineTeatro Baretti
All’interno del progetto Channels of Solidarity si colloca la giornata dello scorso 15 dicembre, organizzata da Associazione Museo Nazionale del Cinema, Mosaico Refugees e Associazione Studi Giuridici Immigrazione. La giornata si è concentrata sulla situazione tunisina, perché è da questo paese che, negli ultimi anni, proviene il maggior numero di persone detenute senza alcun tipo di reato all’interno dei CPR.
Il racconto della giornata sui giornali