Il dono di Filippo Grandi per un sostegno concreto agli studenti rifugiati - Mosaico Azioni per i Rifugiati
1805
post-template-default,single,single-post,postid-1805,single-format-standard,bridge-core-3.1.2,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-title-hidden,footer_responsive_adv,transparent_content,qode-theme-ver-29.7,qode-theme-bridge,qode-wpml-enabled,wpb-js-composer js-comp-ver-7.1,vc_responsive

Il dono di Filippo Grandi per un sostegno concreto agli studenti rifugiati

Sono rifugiato ma ai miei sogni non rinuncio: un computer per studiare in sicurezza, tutelando la salute, i diritti e le aspirazioni dei rifugiati.

Mosaico sostiene da sempre il diritto allo studio come un diritto umano fondamentale, e con il progetto Sostegno a Studenti Rifugiati si impegna a garantire questo diritto anche ai giovani rifugiati, che con passione e impegno decidono di portare avanti il loro percorso di studi. Dal primo seme gettato anni fa con il progetto “Sostegno a Studenti Rifugiati”, l’accompagnamento si è potenziato, crescendo molto per rispondere alle esigenze degli studenti rifugiati.

 

In quest’ottica, il 19 novembre 2020 si è tenuto, presso la Casa Valdese di Torino, l’evento “Sono Rifugiato ma ai miei Sogni non Rinuncio”. Grazie al dono che Filippo Grandi, Alto Commissario UNHCR, ha riconosciuto a Mosaico – Azioni per i Rifugiati a seguito dell’assegnazione del premio “Costruttore di Ponti” di Molte Fedi Bergamo e alla donazione ricevuta da Lenovo, Mosaico ha così potuto ampliare l’intervento a sostegno degli studenti, fornendo loro dei personal computer per garantire un accesso più sereno alle nuove modalità didattiche.

Dalla primavera 2020, a causa della situazione di emergenza sanitaria e sociale che il mondo e l’Italia stanno vivendo, si è rivelata particolarmente ardua la possibilità per molti studenti di seguire le lezioni a causa della difficoltà di accesso a strumenti adeguati alla situazione. Si è deciso di dare sostegno a questi studenti dapprima con un fondo emergenziale ad hoc, ed in seguito, grazie al dono di Filippo Grandi e al sostegno di Lenovo, in modo da fornire agli studenti gli strumenti necessari – in particolare computer – per poter continuare il percorso di studio anche in questa mutata situazione. L’evento del 19 novembre è stato, da un lato, un momento di coronamento di un nuovo step iniziato in primavera, ma dall’altro anche un’occasione di confronto tra alcune delle molte realtà che collaborano con Mosaico e che condividono il valore fondamentale del sostegno allo studio per gli studenti rifugiati.

Gli ospiti che sono intervenuti hanno, infatti, sottolineato quanto sia importante il sostegno di tutti gli studenti, per fare in modo che l’istruzione diventi sempre più inclusiva e fruibile. Ruth Kiyindou, presidente di Mosaico, ha ricordato quanto l’istruzione non sia solo un momento di autorealizzazione, ma anche un contribuzione alla società in cui il rifugiato vive. L’accesso all’istruzione e il proseguimento degli studi sono momenti molto importanti per la vita degli studenti rifugiati, che consentono loro di poter porre le fondamenta per la realizzazione dei loro

sogni, nel solco della valorizzazione delle competenze di ognuno. Michele Manocchi, University of Western Ontario, ha sottolineato quanto sia importante dare agli studenti un aiuto sistemico, in modo che siano essi stessi ad autodeterminarsi, gestendo gli strumenti che gli vengono forniti. Solo il 3% dei rifugiati ha accesso all’educazione secondaria e la situazione dettata dal Covid-19 ha sicuramente reso ancor più difficile il percorso, come ha ricordato Chiara Cardoletti rappresentante UNHCR per l’Italia, e il dono riconosciuto da Filippo Grandi è direttamente correlato agli sforzi che sono necessari per promuovere e facilitare l’accesso all’educazione e all’università ai rifugiati. Ana de Vega, Senior Protection Officer UNHCR, ricorda l’impegno di Mosaico verso i giovani rifugiati e l’impegno che gli studenti mettono per proseguire gli studi nel paese che li accoglie: “Loro sono il futuro, loro sono il presente, loro sono i leader delle loro comunità e hanno sulle loro spalle una grandissima responsabilità”.

Molte sono le realtà che stanno lavorando affinché il numero di studenti rifugiati cresca, premettendo l’accesso all’istruzione ad un numero sempre maggiore di studenti, dando ai rifugiati le stesse opportunità di tutti gli altri studenti. “Queste esperienze mi commuovono” afferma Salvatore Bottari (Comune di Torino), “perché rappresentano quelle esperienze di realtà che danno senso, che danno significato a tutti coloro che tutti i giorni si battono per cercare di dare senso a tante storie insensate [… ] a tanti modelli che non aiutano quelli che sono i percorsi di inclusione”.

Massimo Gnone, Durable Solutions Associate UNHCR, ha ricordato tre progetti appoggiati da UNHCR per supportare l’istruzione e l’inserimento nella società degli studenti rifugiati: il Progetto Power Coders, da cui è nata l’idea di assegnare dei computer agli studenti rifugiati in collaborazione con Lenovo, il Manifesto dell’Università Inclusiva e il Progetto UNICORE.

“Anche il mondo dell’educazione si è trasformato e si continua a trasformare, anche grazie alla tecnologia intelligente. L’emergenza covid ci ha dimostrato come la tecnologia abbia avuto un ruolo fondamentale nell’aiutare gli studenti di qualsiasi grado, le scuole e gli insegnanti a mantenere una continuità didattica. In Lenovo siamo convinti che proprio la tecnologia può creare un ambiente più inclusivo, così come sappiamo però che non può essere raggiunto se la tecnologia non è accessibile a tutti”: le parole di Natasha Perfetti, Communication Specialist Lenovo ci dimostrano che la tecnologia gioca un ruolo molto importante nell’istruzione, ma anche nel rendere più inclusiva una società.

“Oggi è la giornata della realizzazione di un sogno […] di decine, di centinaia di sogni” ha concluso Simona Taliani, Università degli Studi di Torino, ricordando anche coloro che non sono riusciti a continuare il loro percorso di studi; “oggi è una giornata che testimonia la tenacia, l’ostinazione, la pazienza, la capacità del sapere attendere che questo momento sarebbe arrivato”.

Oltre ai computer le studentesse e gli studenti hanno ricevuto un abbonamento annuale al Museo Egizio di Torino, una delle molte realtà che collabora e affianca Mosaico sul territorio.

Rinnoviamo i nostri complimenti alle studentesse e agli studenti, augurando loro una serena e proficua continuazione del loro percorso di studi, e ringraziamo i relatori e le relatrici che sono intervenute in questa giornata e il Museo Egizio: una rete che sul territorio sostiene gli studenti, consapevole delle difficoltà che questi devono affrontare, ma anche della grande potenzialità insita nei loro percorsi umani e professionali.

La diretta è disponibile QUI

Tags: